Mi scuso per la qualità delle trascrizioni. Ho fatto solo qualche taglio, senza modifiche. Il documento ufficiale è consultabile al sito: http://213.203.143.153/c058060/mc/mc_attachment.php?x=cb984f2dd708e9b8140e3d6494fd1a49&mc=1216
PUNTO 3 ALL’ORDINE DEL GIORNO:
– ADOZIONE DELLA VARIANTE AL PIANO PARTICOLAREGGIATO DELLA ZONA INDUSTRIALE – ARTIGIANALE LAGHETTO – PANTANO –
SINDACO: Prima di passare la parola all’Assessore D’Acuti che illustrerà il punto all’ordine del giorno, se mi permette Assessore faccio una breve premessa, in data 09.07.2007 il Consiglio Comunale di Monte Compatri, quindi è circa un mese e mezzo, un mese e qualche giorno dal suo insediamento approvò il piano particolareggiato industriale artigianale zona Laghetto e Pantano. Già in quell’occasione ebbi a dire, leggo testualmente “prima di dare la parola ai Consiglieri Comunali, corre l’obbligo rappresentare che il piano particolareggiato nella zona Laghetto – Pantano proprio perché l’incarico ormai è risalente dalla notte dei tempi stiamo parlando di ben 27 anni rappresenta lo strumento particolareggiato che non è più attuale è… (parola incomprensibile) basti pensare alla viabilità. Questo determina che il piano particolareggiato che andremo ad approvare necessità di perfezionamenti” nella stessa seduta, leggo ancora testualmente “la stessa Maggioranza si impegna perché lo strumento sia reso in tempi spero meno lunghi di quanto è accaduto fino adesso, adeguare lo strumento urbanistico al fine di adeguarlo e renderlo competitivo”. Questo è stato detto dal sottoscritto a luglio 2007, devo dire che è una delle occasioni in cui la politica ha tenuto fede agli impegni assunti circa poco meno di cinque anni fa, all’indomani del suo insediamento, perché tutti si erano espressi sul fatto che comunque il piano particolareggiato che era stato fermo per circa 27 anni necessitava di essere approvato, ma quella non doveva essere la meta, doveva essere soltanto l’inizio di un percorso che conducesse a perfezionare lo strumento che andavamo ad approvare, dopo cinque anni e non certo 27 siamo oggi e dico orgogliosamente presenti per approvare una variante all’approvazione del piano particolareggiato alla zona industriale, artigianale zona Laghetto e Pantano. …. Il prego Assessore D’Acuti.
ASSESSORE D’ACUTI: Volevo rassicurare il Sindaco che anche io avevo avuto la stessa idea, cioè quella di prendere le trascrizioni del Consiglio Comunale del 2007 al momento dell’approvazione ormai del vecchio piano particolareggiato e aggiungo che dalle trascrizioni che ho potuto leggere era comunque interesse dell’intero Consiglio Comunale provvedere quanto prima ad adeguare a uno strumento urbanistico che ormai non rispondeva più alle esigenze del passato, un po’ per il notevole tempo intercorso tra l’ideazione e l’approvazione definitiva circa 27 anni, un po’ per le mutate esigenze che il territorio aveva visto sorgere, in particolar modo sia sotto l’aspetto della viabilità e sia sotto l’aspetto purtroppo di nuovi insediamenti all’epoca non regolati, con concessioni rilasciate in sanatoria di immobili che erano presenti all’interno della zona industriale e che ponevano comunque delle problematiche inerenti le distanze, inerenti le volumetrie e quant’altro. Dopo un lungo lavoro portato avanti di concetto con gli imprenditori e con tutte le realtà imprenditoriali interessate dal piano, siamo riusciti finalmente a portare questa proposta di delibera in Consiglio Comunale, proposta di delibera che io vado brevemente ad illustrare, questa nuova pianificazione, ovviamente è una pianificazione che riguarda l’intero piano particolareggiato, si è voluta fare questa scelta perché ovviamente c’erano delle esigenze da assecondare e comunque da prendere atto su tutta la zona interessata in particolar modo questa nuova pinificazione va a modificare alcuni aspetti essenziali, il Sindaco ha accennato giustamente alla viabilità che sicuramente è il punto cruciale, va affrontando anche il problema delle volumetrie che rado oggettivamente troppo basse inadeguate a quella che poteva essere una zona industriale, basti pensare che il limitrofo piano particolareggiato di Pantano prevede per i residenziali un’edificazione di 1,43 praticamente il doppio di una zona industriale, c’era anche il problema delle destinazioni urbanistiche come ovviamente lo stesso Consigliere Vernini ci faceva notare in quella data, in quel Consiglio era evidente che se 30 anni fa si potesse pensare a una zona industriale, oggi forse sarebbe stato più opportuno pensare a una zona commerciale perlomeno sulla fascia Casilina e anche in quest’occasione abbiamo colpo lo spunto che veniva dai Consiglieri di Minoranza e avendo ritenuto valida l’idea abbiamo impostato una zona mista su quella che è la zona limitrofa alla Casilina, prevedendo una destinazione non soltanto industriale, artigianale, ma anche una destinazione promiscua del tipo espositivo commerciale. ……
SINDACO: Prego Vernini.
CONSIGLIERE VERNINI: Evidentemente abbiamo avuto tutti la stessa idea cioè quella di andarsi a leggere quello che avevamo detto o avevano detto gli altri cinque anni fa, io mi permetto di ricordare quello che avevo netto io “confesso di essere in forte imbarazzo di fronte a questo punto all’ordine del giorno, sto in forte imbarazzo perché ho reclamato strumenti urbanistici di pianificazione del territorio, sto in forte imbarazzo perché questo strumento urbanistico aspetta da anni di essere adottato, però quando si parla di partecipazione ci si deve credere, …. i cittadini non lo conoscono, forse dal 1980 ad oggi la zona ha cambiato vocazione, ci è arrivata la metropolitana a ridosso sta sulla Via Casilina, magari invece della zona industriale era meglio farci una zona commerciale come ha fatto Colonna se non sbaglio, però mi rendo anche conto che i tempi hanno visto i cittadini pagare l’Ici su quei terreni senza poterci fare nulla…”
Questo lo dicevo nel 2007 lo ripeto oggi, perché prima di discutere di questo atto bisogna porre un po’ di questioni di metodo, questo è un atto urbanistico di straordinaria importanza, le Minoranze benché esistono due Commissioni non ne sono venute a conoscenza prima della convocazione del Consiglio Comunale, non se ne è mai discusso, gli atti sono a disposizione da ieri e noi abbiamo avuto poche ore per poterli esaminare, anzi ringrazio in questa sede la disponibilità dell’ufficio tecnico che c’è li ha illustrati anche con la partecipazione inaspettata dell’Assessore D’Acuti. Io credo che le Minoranze alle scorse elezioni escluso il Consigliere Martorelli hanno rappresentato 3 mila e 300, 3 mila 400 cittadini, non è che parlano per mania di protagonismo, forse quei cittadini che noi rappresentiamo avrebbero voluto e potuto dire qualcosa nella sede istruttoria di questo atto che oggi è stato portato in Consiglio Comunale, forse i cittadini di Laghetto che così numerosi sono accorsi a questo Consiglio Comunale avrebbero potuto partecipare in maniera un po’ più attiva tutti non solo i proponenti di questo atto alla stesura. Perché, vede Assessore D’Acuti, lei si è dimenticato di dire un fatto importante l’origine di quest’atto, io sono d’accordo …riguardo al fatto che la politica in questo caso ha dato una prova d’efficienza, …Però c’è un fatto: l’origine di questo provvedimento che noi oggi andiamo ad approvare è un’origine privata, la proposta è privata, i tecnici sono privati, il progetto è stato redatto da privati e c’è stata un interlocuzione con gli uffici e immagino anche conla Giunta che ha poi approvato il progetto definitivo, in queste fasi sarebbe stato corretto, opportuno intelligente coinvolgere anchela Minoranza nella discussione, perché magari potevamo avere qualche idea come lei generosamente ha ricordato. I cittadini che sono rappresentati dalla Minoranza non è che siano necessariamente cittadini di serie B e che quindi non hanno diritto a interloquire con chi amministra solo perché hanno avuto la sventura di votare un’altra parte politica. Questa è una questione di metodo che fa sostanza, una questione di metodo che fa la differenza, questo atto è un atto autocratico che viene imposto dalla cittadinanza dopo che è stato contrattato tra alcuni privati e questa Maggioranza,…Riguardo alla sostanza il fatto che sia arrivata la metropolitana secondo me è fondamentale cambia le carte in tavola di tutta questa zona, voi oggi andate a segnare quale sarà il futuro di questa zona e segnate un futuro prettamente industriale, artigianale, noi crediamo che questo sia un futuro insostenibile, che sia un futuro che non coglie a pieno le potenzialità del territorio, sia un futuro che creerà problemi. È stata ricordata l’abnorme zona industriale di San Cesario, ma lì pur nel sopradimensionamento delle cubature c’è una ragione funzionale, quella zona industriale sorge a ridosso dei uno dei nodi autostradali più importanti d’Italia, ed è evidente l’utilità di chi produce per esempio infissi in alluminio di caricarla su un mezzo di trasporto e trasportarli o a Roma o in tutte le zone d’Italia; qui non è la stessa cosa e non è che uno si va a comprare una finestra di alluminio se la carica sulla metropolitana e se la porta a casa. C’è poi il problema del traffico: la concorrenza del flusso dei pendolari che da qui a due anni raggiungeranno la metropolitana con i mezzi di trasporto che serviranno necessariamente la zona industriale creerà disagi ai cittadini….abbiano delle aspettative legittime su quei terreni, ma non dobbiamo neanche dimenticare la qualità della vita dei cittadini di Laghetto e di Pantano, non dobbiamo dimenticare e scusate se mi ripeto che su Via Casilina si riserveranno da qui a un paio di anni i pendolari di Laghetto, Pantano, Colonna, San Cesario, Zagarolo che andranno a prendere la metropolitana, andranno a lavoro a Roma, percorrendo Via Casilina che già presenta delle criticità di sue perché non è una strada sulla quale possiamo costruire altre due corsie, possiamo inventarci poco,….. Per cui a fronte di quei disagi che si andranno a creare noi andiamo ad insistere con dei mezzi medio pesanti, io immagino che non ci andranno i Tir a percorrere le strade di questa zona industriale, ma comunque è ovvio che ci sarà un aggravio di mezzi che non sono esattamente utilitari e non saranno Smart che percorreranno Via Casilina e la viabilità interna che è stata illustrata dall’Assessore D’Acuti. In mezzo a questa zona industriale c’è un’isola, un’isola infelice che è l’isola che già è stata oggetto di ampia discussione in questo Consiglio Comunale sulla quale insiste un patto territoriale sciagurato del quale non si hanno più notizie per altro; “Dio” non voglia che siano approvati anche quei metri cubi, intanto avremo una zona industriale affianco a un centro commerciale con strutture sportive e quindi la zona diventerebbe ancora più liquida, diventerebbe ancora più caotica e sarebbe difficilmente gestibile, ricordo solo an passan la consistenza del corpo della Polizia Municipale di Monte Compatri che immagino e spero dovrà essere rinforzato, ma insomma poi bisogna far conto con i mezzi economici, con le Leggi, con le strutture che abbiamo a disposizione, viene fatta una scelta importante di carattere urbanistico su questa zona, una scelta che lo dico chiaramente noi non condividiamo, non condividiamo per la qualità della vita dei cittadini di Laghetto e di Pantano che peggiorerà, non condividiamo per la sostenibilità del transito su Via Casilina che peggiorerà, non condividiamo perché con maggior profitto quei terreni potevano essere dedicati a quello che noi riteniamo sia uno sviluppo interesse per questa zona, cioè quei terreni potevano essere dedicati a quello che noi riteniamo sia uno sviluppo interessante per questa zona, cioè uno sviluppo di servizi, uno sviluppo di recettività turistica, uno sviluppo che si avvalga delle potenzialità enormi che la metropolitana di Roma collega Monte Compatri, Monte Compatri sarà l’unico Paese dei Castelli Romani collegato al Centro di Roma con la metropolitana, fare al terminale di quest’importante collegamento una zona industriale secondo noi è una scelta sciagurata, è una scelta che non da quelle risposte che il territorio invece legittimamente potrebbe aspettarsi e sono risposte che forse gioveranno ai proprietari dei terreni, non gioveranno quanto potevano giovare altre cose a mio avviso, ma che sicuramente non porteranno alcun beneficio al territorio. Poi c’è un’ultima questione, dato che noi non è che stiamo amministrando dei pezzetti di terra, noi stiamo amministrando una collettività, una comunità complessa. A fronte di un indubbio vantaggio che tutto questo comprensorio avrà per i proprietari dei terreni, quello che ricade come benefici sui cittadini anche in termini economici è irrisorio è vero che noi intascheremo maggiori contributi, oneri concessori, tasse, le aziende lavoreranno e verseranno le tasse, ma in termini strutturali il territorio non riceve non vantaggio immediato e diretto da quest’operazione. Per cui a nostro avviso nei limiti che ho premesso di un piano che ho esaminato insieme ai Consiglieri d’Opposizione solo questa mattina, perché solo questa mattina abbiamo potuto avere la possibilità di esaminare, questo territorio soprattutto per la scelta strategica che viene a interessarlo subirà un danno da quello che noi oggi andiamo a fare. Naturalmente questa considerazione lascia purtroppo il tempo che trova, perché le riprove le avremo nel corso dei prossimi decenni, però forse l’Amministrazione dovrebbe occuparsi di pianificare e di vedere alla lunga quelli che succede, poi su questo primo intervento concludo, a volte mi è stato accusato di trattare male le frazioni di Roma limitrofe a Monte Compatri per le quali non solo nutro rispetto, ma anche amore frequentandole da quando sono ragazzo, ma se noi pensiamo a quanto già siano gravi le problematiche di Finocchio, delle zone che ci stanno immediatamente vicine, noi dovremo aver dovuto creare un cuscinetto fra noi e quello zone, un cuscinetto di qualità, fatto di strutture sportive d’eccellenza, fatto di centri di aggregazione qualificati, pensate semplicemente ai cinema o ai teatri che mancano in queste cose, e facendo invece quello che stiamo ad approvare oggi peggioriamo a mio avviso proprio l’aspetto urbanistico di tutto questo quadrante Casilino.
SINDACO: Prego Assessore Ciuffa.
ASSESSORE CIUFFA: Grazie. Ringrazio tutti gli interventi, volevo aggiungere quanto detto in apertura dall’Assessore D’Acuti e poi in risposta anche a quanto proposto dal Consigliere Vernini che questa variante al piano particolareggiato invece a nostra chiara opinione sistema proprio le problematiche dell’area industriale artigianale di Laghetto –Pantano, perché per varie ragioni derivanti direttamente da ciò che chiedono i cittadini e i lavoratori e gli imprenditori del territorio. Noi abbiamo ascoltato questi cittadini e questi imprenditori per cinque anni, giorno dopo giorno e ci hanno chiesto esattamente quello che noi stiamo approvando che sinteticamente in una parola è sviluppo, sviluppo significa posti di lavoro, significa nuova tecnologia, non significa assolutamente un sovraccarico, perché comunque l’utilizzazione di una zona territoriale porta comunque a un incremento di residenza o di flussi, ….
SINDACO: Grazie Assessore Ciuffa, prima di passare la parola all’Assessore, volevo fare una precisazione perché forse dall’intervento del Consigliere Vernini mi sembra che c’è un’incertezza fondamentale, i confini dell’attuale piano particolareggiato già esistente non vengono toccati, ovvero la perimetrazione entro la quale noi stiamo operando, l’adozione di questo strumento opera già nei confini già esistenti del piano, quindi io non riesco a capire questo fatto, perché non è che c’estensione dei confini del piano particolareggiato, non c’è un estensione territoriale, quindi la vocazione del territorio già attuale è già esistente. Quindi abbiamo semplicemente adeguato lo strumento a quelle che sono le esigenze che richiedono di progresso come diceva e di adeguamento allo strumento urbanistico a quelle che sono le caratteristiche, le esigenze dell’imprenditoria e del mercato, non è pensabile oggi parlare di un capannone che per le sue dimensioni non può ospitare un carro ponte, questo a portata degli eccessi come io ritengo che sia accaduto per San Cesario, ma questo non deve tra l’altro tollerare l’esistenza di strutture che per le loro dimensioni non sono più adeguate a permettere alle ditte di rimanere competitive su quello che richiede il mercato attualmente. Quindi abbiamo semplicemente rimasto invariato il perimetro, l’area su cui già esistente una zona industriale, quindi la vocazione è già quella industriale, artigianale, abbiamo soltanto permesso alle imprese già esistenti permettere di essere competitive a quelle che richiede la tecnologia, a quello che richiede il mercato, questo ci siamo limitati a fare, perché riteniamo che comunque quest’adeguamento come avviene in qualsiasi altro settore sia indispensabile se vogliamo fare in modo che la nostra attività artigianale, industriale rimanga competitiva, perché oggi la permanenza della competitività è condizione essenziale della sopravvivenza dell’impresa e se sopravvive l’impresa vengono mantenuti i posti di lavori in primis, allora non si può da un lato chiedere la necessità di una crescita economia del tessuto sociale, se non mettiamo in condizione le imprese di crescere, di mantenersi sul territorio, di essere competitive con le realtà circostanti. Io non riesco a capire, forse mi sfugge qualche cosa, perché quando si prende come riferimento per la mobilità si parla di San Cesario e non si parla di Monte Porzio tanto per fare un esempio, perché non riesco a capire perché un’azienda che esiste a Pantano, a Laghetto debba necessariamente andare allo svincolo di San Cesario e non quello di Monte Porzio, mi sfugge questa cosa, onestamente mi sfugge, forse la mobilità…, ma io ritengo che se si fosse aggiornati e si guardasse semplicemente quelli che sono i progetti della mobilità resi indispensabili proprio dall’esistenza della metropolitana, forse ci renderemo conto che stiamo dicendo le cose non perfettamente aderente a quelle che sono la pianificazione della zona in termini di mobilità. Quando ci siamo chiesti il problema della mobilità sul territorio di quest’area, abbiamo ritenuto che questo fosse un passaggio indispensabile perché il territorio possa crescere, ma crescere di che cosa? È pensabile allargare le strade senza prevedere degli insediamenti, questa permanenza…, noi stiamo semplicemente favorendo che queste aziende che già esistono possono rimanere, quello stiamo facendo, non prevediamo l’insediamento di altre aziende su altri territori che già non sono previsti nel piano, stiamo semplicemente mettendo in condizione alle aziende già esistenti, ai terreni già esistenti, già facenti parti del piano della zona industriale che possono adeguarsi a quelle che sono le richieste che il mercato, la competitività del mercato richiede, questo è l’A,B,C , questo non implica che su atre zone più a ridosso della metropolitana non si possono creare altri insediamenti che possono far crescere, ma l’uno non esclude l’altro, in quell’area partendo dalla metropolitana e salendo su sono circa mille ettari, quindi una convivenza è tranquillamente, io condivido perfettamente sulla necessità di creare una zona cuscinetto, di impedire che le borgate si estendono sul territorio comunale, che dobbiamo fare delle attività che in qualche modo facciano di polo d’attrazione non solo dell’utenza del territorio comunale, ma di tutta la parte bassa delle borgate romane, ma questa realtà non ha nulla a che vedere con il piano della zona industriale che è il punto all’ordine del giorno, perché noi non abbiamo toccato i confini della zona industriale, la zona industriale forse non ve ne siete accorti ma già esistente e se non la mettiamo in condizioni di adeguarsi sparisce, diventeranno delle zone fantasma, noi stiamo cercando di fare in modo che questa realtà permanga ma non per fare piacere all’imprenditore, ma semplicemente perché questo permetterà a queste aziende a rimanere competitivi e che ci sia la garanzia dei posti di lavoro, soprattutto in una fase in cui stiamo vivendo il Paese è una grande opportunità invece che viene concessa al territorio comunale, così come è stata l’apertura del San Raffaele, sono tutte iniziative, forse non ve ne siete accorti, ma in tuttala Regione Lazio si strilla che si chiudono gli ospedali a Monte Compatri per tutte una serie di circostanze comunque abbiamo permesso l’apertura di una struttura sanitaria con 292 posti letto convenzionati, questo è fare economia sul territorio comunale. L’esistenza della metropolitana è una grande opportunità ma non solo per quelle che potranno essere gli insediamenti ad avvenire, ma anche per quelli che già esistono, perché la scritta Monte Compatri che troveremo su tutte le tabelle della Metropolitana è una grande opportunità che non solo l’imprenditore che forse chissà quando potremo permettere la realizzazione di centri commerciali, punti commerciali, locali vicinali, quello che vogliamo, ma noi diamo quest’opportunità anche a chi già esiste sul territorio, chi ha comunque avuto il coraggio devo dire di investire sul territorio comunale di Monte Compatri. Adesso ci chiedono semplicemente di adeguare la tecnologia e le strutture sotto il profilo strutturale le realtà già esistenti a quelle che richiedono il mercato, io ritengo che questo sia doveroso se vogliamo che se si produca ricchezza sul territorio; certo mi aspetto la sensibilità da parte di chi ha avuto quest’opportunità che le forse lavoro siano quelle presenti sul territorio, ma è anche vero che le forze lavoro che esistono sul territorio devono essere forze lavoro qualificato, la formazione, dobbiamo creare queste opportunità sul territorio comunale se vogliamo far crescere il Paese, altrimenti il Paese rimane fermo e io penso che questa condotta sia quantomeno indispensabile soprattutto in un momento di criticità, forse criticità dell’economa mondiale. Prego.
CONSIGLIERE MARTORELLI: Che cosa è il piano regolatore generale? Parlava di educazione signor Sindaco.
SINDACO: Era una battuta.
CONSIGLIERE MARTORELLI: Il piano regolatore generale io lo definisco che è la disciplina di tutto il territorio comunale, il Consigliere Nisticò mi stava dicendo che questa mattina con un tono più perfezionistico, mi diceva che è la pianificazione del territorio, benissimo! Il nostro piano regolatore generale è partito nel 1980, non è che partito è partito nel 1974, ed è stato approvato tra deduzioni, controdeduzioni è stato approvato nel 1980, la scadenza del piano regolatorela Legge prevede la durata di dieci anni, quindi è scaduto nel 1990, è scaduto nel 1990 ela Legge prevede la variante al piano regolatore generale, dal 1990 ad oggi sono passati 22 anni, nel 1990 si procedette alla nomina del tecnico per l’adozione alla variante stessa, ma oggi arriviamo in Consiglio Comunale per l’approvazione della variante al particolareggiato che io definisco impropriamente artigianale, industriale, perché alla partenza dello stesso ricordo molto bene, non riesco a capire perché poi la definizione di industriale partì con la definizione di artigianale , commerciale e residenziale, è vero io ho potuto constatare che successivamente e effettivamente non riesco a capire questo tipo di modifica industriale, artigianale perché in quel tempo la vocazione dell’industriale nel 1980 non è che esistesse in questa zona. Oggi mi si dice che oggettivamente parlando bisogna riconoscere ai proprietari di quei terreni che hanno investito fior di soldi giustamente perché i terreni non è che glieli hanno regali, hanno investito determinati soldi, bisogna riconoscerli per una questione di lavoro, bisogna riconoscergli un aumento di cubatura, stranamente quest’aumento di cubatura noi andiamo a calcolarla è circa 700 mila metri cubi su34 ettari, su37 ettari sono circa 700 mila metri cubi, dietro esclusivamente, solo ed esclusivamente dietro una richiesta. Quindi io prima dicevo che nel 1990 è stato nominato il tecnico l’Architetto Viola Rodolfo per andare a studiare quello che poteva essere la variante, voglio dire però a distanza di 22 anni noi ci accingiamo dietro la richiesta di dieci, quindici, venti imprenditori quelli che siano a un aumento di questa cubatura così sostanziale. Due anni fa, tre anni fa questo Consiglio Comunale approvò la perimetrazione dell’abusivismo, che cosa è la perimetrazione dell’abusivismo? È l’Anticamera alla variante al piano regolatore generale e il piano regolatore generale deve prevedere non soltanto la modifica e l’ampliamento di cubatura della zona industriale, ma deve avere tutte le esigenze di tutti i cittadini. Vede signor Sindaco io sono contento, lei con le motivazioni che ha addotto all’introduzione di questo Consiglio Comunale dicendo “nel momento in cui abbiamo approvato i particolareggiati in un’area abbiamo convocato il Consiglio Comunale, nella stessa maniera, nella stessa misura lo convochiamo a Laghetto” io sono convinto di una cosa, che non è questa la motivazione principe, la motivazione principe per cui ha convocato il Consiglio Comunale a Laghetto è per tapparci la bocca, è per tapparci la bocca di fronte alla cittadinanza di Laghetto, ma io ne sono entusiasta, perché ne sono entusiasta perché lei ha convocato il Consiglio Comunale a Laghetto? Perché lei si preoccupa degli industriali e non si preoccupa magari della 167 e delle strutture che debbono insistere a Laghetto e a Pantano, io dico questa chiesa, questa chiesa che risale a 60 anni fa, 70 anni fa, oggi come oggi con l’avvento di tre mila persone, ma non necessità di una ristrutturazione, di un ampliamento sostanziale per poter ospitare queste tre mila o 4 mila persone che insistono su questo territorio, questo territorio è diventato un dormitorio, non ha più quel tipo di vocazione esistente per cui è nata la frazione Laghetto e lo sappiamo tutti perché e è nata la frazione Laghetto, la frazione Laghetto è nata perché esistevano le cave, ci sono le casette qui che lo possono dimostrare che stanno qui, alla Comunità di Laghetto più costruita questa chiesa. Voglio dire la 167 perché non deve nascere a Laghetto? Perché ci preoccupiamo soltanto di aumentare questa zona di 700 mila metri cubi, ma ci sono altre realtà che debbono essere considerate in questo territorio, le attrezzature sportive, io le do merito signor Sindaco che lei accanto alla scuola di Laghetto, spendendo un milione 300 mila euro sottraendolo anche da altre…, gliene do merito perché ho condiviso quella scelta anche io, le do merito perché si è preoccupato della palestra a Laghetto, ma un campo sportivo, un campo da tennis, siccome questa zona ha una vocazione…, fa caldo d’estate una piscina addirittura scoperta. No ci preoccupiamo di far aumentare con la motivazione dei posti di lavoro 700 mila metri cubi, dove io ci intravedo una speculazione edilizia fuori del comune, fuori del Comune. Nel preannunciare il voto contrario, contrarissimo io non ho la possibilità di chiedere l’appello nominale perché non arriviamo a quattro, ma io vorrei interrogare la coscienza di tutti i Consiglieri Comunali che compongonola Maggioranza se sono d’accordo per quanto concerne l’approvazione di quest’aspetto. Io ricordo una cosa caro Assessore Moscatelli che non ho parlato più di politica con tuo zio che è un mio carissimo amico, perché nell’approvare due patti territoriali dove sin dalla vecchia Amministrazione furono approvati all’unanimità, abbiamo approvato due patti territoriali e pubblicamente in piazza mi ha accusato unitamente ad altri componenti della Maggioranza di essere pedofilo, sotto l’aspetto politico sia ben chiaro, ma adesso siete cresciuti, siete cresciuti si sta facendo la fortuna di pochi e non la fortuna della collettività, no la creazione di posti di lavoro, no i due milioni che danno le casse del Comune, si sta facendo la fortuna di pochi cari amici. Allora io vi dico sinceramente che se c’era qualche “pedofilo” il sottoscritto non è…, sempre sotto l’aspetto politico è qualcun altro. Grazie.
SINDACO: Certo, lei Consigliere Martorelli parlare di lealtà agli altri qualche sorrisetto me lo provoca, io le rispondo soltanto per sommi capi, forse perché lei è stato poco attento nella legislatura che ha condiviso con noi fino a qualche mese fa, prima della folgorazione sulle strade. Noi a Laghetto abbiamo aperto due parchi comunali, forse non se lo ricorda, abbiamo aperto due parchi comunali, abbiamo inaugurato una piazza, inizieranno i lavori per una palestra importante, grazie al contributo determinante dell’Assessore allo sport, perché ritenevamo che comunque fosse indispensabile migliorare la qualità della vita di questo territorio, dopo il grande insediamento, le grandi espansioni residenziali ritenevamo opportuno che fosse arrivato il momento di migliorare propri per evitare quello che lei faceva riferimento, proprio per evitare questo che non diventasse una zona dormitorio abbiamo puntato alla qualità della vita, non se ne è accorto scendendo, perché lei i passaggi qui la fa soltanto in campagna elettorale Celestino, però le posso assicurare che miglioramenti e progressi in questo senso sono stati fatti, certo è facile dire “possiamo fare questo, possiamo fare quell’altro” il libro dei sogni è sempre sfogliabile da chi non vuole fare, io in cinque anni non ho mai ricevuto proposte da lei circa “facciamo questo e facciamo quell’altro” non ho mai detto, non ho mai sentito che mi dicesse “facciamo una piscina, facciamo il palazzotto, facciamo il teatro” non ho mai sentito questo, anzi, ho sentito qualche resistenza, debole, comunque resistenza. Io vorrei finirla con questi campanilismi da osteria da quattro soldi, Monte Compatri è uno e rimane uno e non è casuale che sulla pavimentazione della Piazza di Laghetto ci sia il simbolo del Comune di Monte Compatri, perché Monte Compatri è uno e quello che ci deve contraddistinguere è l’unione tra le varie parti del territorio, “perché non abbiamo fatto questo, non abbiamo fatto quell’altro” il piano particolareggiato di Laghetto e Pantano…
(IL CONSIGLIERE MARTORELLI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
SINDACO: Il piano particolareggiato di Laghetto e Pantano residenziale risale al 1995 sono passati circa quindici anni, adesso è necessario fare altre cose, creare ricchezza sul territorio per evitare che diventi una zona fantasma, una zona dormitorio, dobbiamo permettere che si faccia ricchezza sul territorio e fare ricchezza sul territorio prevede la possibilità di lavorare sul territorio sennò c’è quel famoso fenomeno della mobilità, dell’immigrazione anche locale. Fare occupazione sul territorio significa anche questo, creare opportunità di lavoro per evitare che si crei il fenomeno della migrazione occupazionale, questo è, non bisogna necessariamente costruire case, la 167, la 164, arriverà il momento laddove la maggioranza lo dovesse ritenere opportuno quel momento che si facciano anche queste, nessun ostacolo, ma io non ho memoria che lei abbia proposto cose di questo genere, non ho memoria che lei abbia proposto per esempio di fare167 a Laghetto, di fare la piscina miracolosa a Laghetto non ho memoria Assessore Moscatelli ricordo male, oppure lei sapeva di queste forte ambizioni del Consigliere Martorelli in materia di sport? Infatti se lei aveva tutti questi suggerimenti, anzi aspettare due mesi dalle elezioni cercando di sfogliare il libro dei sogni e pensando che il suo interlocutore sia una massa di persone che non ha possibilità…, che non pensa, io dico che possiamo sempre farle queste cose, perché no! Le possiamo sempre fare in qualche parti del territorio dove è opportuno che vengono fatte, che non deve essere necessariamente Laghetto, perché comunque Monte Compatri rimane e questo giochetto del campanilismo che è stato cavalcato per decenni caro Celestino Martorelli è ora di finirla, noi facciamo parte ormai della metropolitana, siamo a confine con una metropoli, questa è preistoria della politica no politica, questa è la preistoria della politica, il Consigliere Vernini diceva “siamo l’unico Paese che ha collegato il Paese con la rete metropolitana di Roma” ebbene lei ancora mi fa questi discorsi, adeguiamoci a quelle che sono le esigenze del territorio, a quelle che sono le sollecitazioni che ci vengono dalla comunità, che per comunità non deve intendersi necessariamente l’imprenditore, ma della comunità ne fa parte l’imprenditore e per imprenditore non deve essere necessariamente caro Martorelli un costruttore, di imprenditori ci sono tanti imprenditori, si dispiace che forse non è stato coinvolgo qualche costruttore, adesso le esigenze sono altre e se vogliamo che Monte Compatri esca da questo benedetto guscio che è rimasto chiuso per 30 anni caro Martorelli dobbiamo finirla di parlare di campanilismo, Laghetto, Pantano, c’è Monte Compatri, di Monte Compatri ne fa parte Laghetto, il centro storico con pari dignità per tutti e mi sembra che quest’Amministrazione abbia garantito pari dignità perché i suoi interventi di quest’amministrazione in termini di infrastrutture, in termini di pianificazione sono pervenuti dove ritenevamo che fossero necessari, ispirati soltanto da questo comune denominatore, ovvero quali erano i bisogni della comunità, quali erano i bisogni del territorio. Prego Assessore Moscatelli.
ASSESSORE MOSCATELLI: …
ASSESSORE D’ACUTI: Volevo rispondere innanzitutto al Consigliere Vernini anche se non è seduto comunque è presente, io trovo strumentale l’intervento del Consigliere Vernini, primo perché ovviamente come ha già bene illustrato il Sindaco l’area interessata dalla variante proprio perché è una variante la medesima area dove era già prevista una zona industriale non so con quale arzigogolato procedimento amministrativo si potevano revocare concessioni già rilasciate e demolire circa duecento mila metri cubi già esistenti di attività o convertite tutte quante in attività commerciali, in alberghi o in strutture che prevedessero impiantistiche sportive. Giustamente come ha sempre ricordato il Sindaco in questa zona ci sono circa600 ettari liberi e questi600 ettari liberi possono ben ospitare altre destinazioni che a mio modestissimo avviso certo non possono essere destinate a zone di edilizia agevolata o di 167 vera e propria perché altrimenti avremo veramente una Tor Bella Monaca due anche sul nostro territorio, ritengo che se un Paese vuole crescere, deve crescere sia sotto il profilo sociale ma anche quello e soprattutto sotto il profilo economico, perché come lei ben ricordata la dotazione dei Vigili Urbani del Comune di Monte Compatri imitata a sette unità deve essere ampliata e per essere ampliata è necessaria che il Comune di Monte Compatri introiti somme maggiore, perché un Comune grande come quello di Frascati è pensabile che abbia delle entrate che siano un decimo del Comune appunto di Frascati, la zona industriale porta ricchezza diretta e indiretta, porta ricchezza sul territorio, porta ricchezza sia sotto il profilo diciamo dei posti di lavoro che va a creare, ma porta anche ricchezza indiretta sotto il profilo delle imposte, in particolar modo l’ICI, e ovviamente poi quei soldi vanno a finanziare tutti quei capitoli di bilancio che possono essere interessati dai vari assessorati o dai vari settori con delega, per primo anche lo sport, per primo la sicurezza, quindi la viabilità. La crescita di un Paese deve essere in qualche modo una crescita sostenibile, quindi è impensabile continuare ad edificare nuove residenze senza offrire poi servizi, perché le residenze portano con se una serie di problematiche che magari sono diverse sotto il profilo di come dice lei della viabilità pesante, ma fare 10 mila metri cubi vuol dire innestare sul territorio cento famiglie, vuol dire 200 macchine, realizzare 30 capannoni industriali vuol dire far muovere 30 sole autovetture. Quindi anche sotto questo profilo mi sembra abbastanza strumentale.
(IL CONSIGLIERE VERNINI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
ASSESSORE D’ACUTI: No non è che non ci va nessuno. L’intervento dell’Assessore Celestino…
(INTERVENTI FUORI MICTROFONO)
ASSESSORE D’ACUTI: È stato un lapsus Froidiano. Io ti ho sempre voluto bene Consigliere sempre, anche se non ci siamo mai trovati d’accordo sulle strategie e sugli obiettivi da perseguire. Però Sindaco non si deve stupire se ha preannunciato il suo voto contrario, ricordo una purtroppo acerrima discussione dove venni anche ripreso quando in Giunta si cominciò a parlare della realizzazione di un’ulteriore zona industriale del Comune di Monte Compatri nei pressi dell’autostrada dove già insiste la zona industriale di San Cesario e di Colonna e purtroppo c’è stato uno spot che però posso rassicurare tutti gli abitanti del territorio del Comune di Monte Compatri è stato uno stop soltanto momentaneo, quindi lo sviluppo come ha detto il Sindaco e come io condivido pienamente non può passare soltanto attraverso la realizzazione di nuove residenze, ricordo che Monte Compatri negli ultimi cinque anni è stato il Comune che ha visto aumentare il numero degli abitanti in maniera percentuale di più rispetto a tutti gli altri Castelli Romani, a fronte di questo debbono essere necessariamente realizzate scuole, deve essere adeguato il cimitero, devono essere adeguati anche quelle realtà che permettono a una comunità di crescere economicamente, perché se noi abbiamo istituito due nuovi parchi in questa zona, abbiamo sistemiamo un parco nel Centro Storico, questi parchi poi avranno bisogno di una manutenzione, le manutenzioni costano, quindi come tutto avviene per gradi, sicuramente il Comune di Monte Compatri inteso nel suo complesso si doterà di tutti quegli strumenti che siano necessari allo sviluppo, allo sviluppo sia sociale, ma anche e soprattutto allo sviluppo economico. Io ritengo che stiamo facendo un servizio alla cittadinanza sia quella direttamente interessata cioè gli imprenditori che hanno deciso di investire su questo territorio, sia a coloro che ne usufruiscono indirettamente, magari potendo trovare un Vigile all’incrocio con la zona industriale o avere una maggiore capacità divertirsi negli spazi ad esso adibiti. Non mi meraviglia il fatto che lei parli qui di piscine, di nuovi centri di aggregazione, come non mi stupirà che al prossimo Consiglio Comunale probabilmente parlerà di un nuovo centro anziani per gli anziani di Monte Compatri o di altre opere che al di là delle chiacchiere qui in 30 anni si è sempre detto “serve questo, serve quest’altro, serve quest’altro” e poi non si è fatto niente è evidente che da qualche parte bisogna iniziare e non è certo questo il primo atto e non sarà certo l’ultimo, mi dispiace che dovremo successivamente ritirare il piano particolareggiato del centro storico, ma che sarà riproposto e portato al successivo Consiglio Comunale, l’attività di quest’Amministrazione è un’attività che si svolge a 360 gradi e prima di procedere all’adozione di un nuovo piano regolatore sarebbe opportuno esaurire quello vecchio. Quindi l’ultimo atto dopo l’approvazione del piano particolareggiato di Molara, dopo l’approvazione e l’adozione di questa nuova variante del piano particolareggiato della zona industriale e di qui a poco l’approvazione del piano particolareggiato del Centro Storico sicuramente si penserà a una pianificazione di tipo complessivo sull’intero territorio. Grazie.
SINDACO: Grazie Assessore D’Acuti, Consigliere Martorelli.
CONSIGLIERE MARTORELLI: Volevo fare qualche precisazione, anche perché sotto il profilo dell’approvazione al punto all’ordine del giorno mi sono espresso abbastanza bene, quindi credo che sia superfluo ritornarci. Ma la precisazione caro Sindaco è subordinata al fatto che io credo che qui alla presenza di tutta questa cittadinanza domandare se qualcuno è nato a Monte Compatri forse alzeranno la mano in due, in tre.
SINDACO: Questo che cosa vuol dire?
CONSIGLIERE MARTORELLI: Significa che io non ho parlato di campanilismo, al campanilismo ha fatto riferimento lei, io sto dicendo semplicemente una cosa e rispondo anche all’Assessore Moscatelli, dicevo che con uno studio più approfondito della materia, in riferimento allo studio della variante al piano regolatore generale…, il bilancio chiedo scusa caro Moscatelli forse perché sei giovane, il bilancio corrente non è che deve prevedere lo studio di fattibilità degli anni successivi, di dieci anni per prevedere un palazzotto dello sport, una…, e così via assolutamente, assolutamente. Il bilancio corrente non c’entra nulla, non c’entra nulla caro Moscatelli. Caro Assessore D’Acuti, caro Vice Sindaco devi essere onesto con te stesso quando parli di inizio di approvazione della zona industriale di Monte Compatri, sei venuto per l’approvazione in Giunta senza parlarne per niente, il Sindaco ti ha chiesto cortesemente di ritirare il punto all’ordine dl giorno, se noi andiamo a vedere quel punto all’ordine del giorno di quella Giunta senza interessare non dico la maggioranza, ma nemmeno gli Assessori che componevano quella Giunta e se sono onesti con loro stessi possono testimoniare in questo preciso istante no che io ero in disaccordo, io ho detto semplicemente “parliamone” il Sindaco ti ha pregato di ritirare quel punto all’ordine del giorno, chiamiamo a testimone chi era presente e andiamo a vedere sul brogliaccio della Giunta all’ordine del giorno, le bugie hanno le gambe corte, capito D’Acuti no “caro Celestino”.
SINDACO: Assessore D’Acuti ne deduco dall’intervento del Consigliere Martorelli che lui in linea di principio non ha nulla in contrario perché si realizzi eventualmente o comunque si faccia uno studio di fattibilità su quella zona del territorio a confine di San Cesario se non vado errato…
(IL CONSIGLIERE MARTORELLI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
SINDACO: No forse gli sfugge…
(IL CONSIGLIERE MARTORELLI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
SINDACO: Se lei aspettasse che io terminassi l’intervento sarebbe cosa gradita, usi il microfono e aspetti che io le concedo la parola. Lei sa meglio di me o perlomeno dovrebbe sapere molto meglio di me proprio tenuto conto della sua lunga esperienza Consigliere Martorelli che la variante implica degli atti propedeutici e questi atti propedeutici implicano il piano…, noi in cinque anni…, lei diceva poco fa che il piano regolatore è stato fatto nel 1980, è stato approvato nel 1989, voglio ricordarle che il piano particolareggiato della zona Laghetto e Pantano è intervenuto circa quindici anni dopo, quello della zona industriale 27 anni dopo, quello del piano particolareggiato di Molara 26 anni dopo e lei mi viene a dire “parliamo della variante nel complessivo” ma stiamo scherzando! Io dico che tutti gli atti che devono arrivare a completamento di quelle che erano le guida, le direttive del piano particolareggiato con l’approvazione del centro storico si sono esaurite e quest’esaurimento completamento di quelle che erano le linee guide del piano particolareggiato del PRG dettate circa 32 anni fa, negli ultimi cinque anni ne ha aggiunti tre su cinque degli obiettivi e lei mi parla di varianti. Io direi che non andrebbe offesa l’intelligenza di chi sta ad ascoltare, con l’approvazione del piano particolareggiato del centro storico in cinque anni abbiamo raggiunto tre obiettivi, quattro obiettivi su sei che erano previsti dal piano regolatore adottato nel lontano 1980 e quindi una volta fatto il piano di recupero dell’abusivismo edilizio e completato questo programma di pianificazione che era stato ideato nel lontano 1980 potremo pensare a tutto quello che sarà richiesto, che vorranno esprimere i prossimi amministratori, ma per fare questo era indispensabile fare il piano di recupero ad esempio dell’abusivismo edilizio, era indispensabile approvare il piano particolareggiato di Molara, era indispensabile approvare il piano della zona industriale, era indispensabile fare il piano del centro storico, ne ho citati quattro su sei e questi quattro obiettivi sono stati raggiunti in cinque anni caro Consigliere e lei fa parte del Consiglio Comunale da 35 anni, ebbene è arrivato il momento che lei si cominci a fare un bilancio della sua attività politica.
(IL CONSIGLIERE MARTORELLI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
SINDACO: Questo è il suo punto di vista è il suo punto di vista però è arrivato il momento caro Consigliere Martorelli, lei non mi deve interrompere, lei chiede la parola e io gliela concedo, va bene! Sia cortese, no io non mi sto arrabbiando, sto semplicemente richiamando a quelle che sono il codice comportamentale di ogni Consigliere Comunale. Prego Assessore D’Acuti.
ASSESSORE D’ACUTI: Un solco di quanto detto dal Presidente di quest’Assise, i piani regolatori comportano un dispendio di energie, un dispendio economico soprattutto dei tempi di realizzazione che la società moderna non si può più permettere, per le zone industriali in maniera particolare da oltre 15 anni vengono adottati degli strumenti molto più snelli il PIP per esempio il piano di sviluppo produttivo, piani integrati, tutti quegli strumenti che attraverso una contrattazione pubblico – privato, quindi Enti e soggetti interessati possa portare alla realizzazione di quelle che sono le aspettative e le esigenze di chi sul territorio va investire in tempi che siano ragionevoli, tempi ragionevoli parliamo di tre, quattro anni. …..
SINDACO: Prego.
CONSIGLIERE MARTORELLI: Innanzitutto chiedo scusa a lei signor Sindaco ai presenti e a tutti i Consiglieri Comunali perché involontariamente ho replicato senza chiedere la parola alla signoria vostra, anche se la signoria vostra sempre e volentieri fa altrettanto insomma. Al di là di questo io voglio fare semplicemente una precisazione, ci si riempie la bocca nel momento in cui si parla di particolareggiato, di approvazione del particolareggiato, ma sapete che cosa è il particolareggiato? Un piano particolareggiato che cosa è, lo sapete che cosa è? Assessore D’Acuti me lo dica cortesemente, sennò glielo dico io, il particolareggiato è la disciplina, la disciplina di una zona ben definita dai tecnici e della volontà politica, ed è un vincolo al piano regolatore che i vincoli durano cinque anni, tant’è vero che qualche edificazione al centro storico di Monte Compatri il Commissario prefettizio di allora Dottor Nola accolse rilasciando la concessione al signor Baglioni Franco, perché avendo fatto ricorso al TAR, il TAR accolse la sua richiesta motivata dal fatto che il particolareggiato era scaduto, oggi come oggi ci si riempie la bocca dicendo “al prossimo Consiglio Comunale approveremo i particolareggiati” ma che si è scoperta l’acqua calda è una volontà politica. Io… (parola incomprensibile) in quest’Amministrazione ebbi a dire “trascuriamo quello che può essere l’approvazione del particolareggiato” quando il Sindaco mi dice, scusate, chiedo scusa a tutti magari se ci metto un po’ di verv nell’esprimermi, ma quando il Sindaco mi dice “sono cose propedeutiche l’approvazione del particolareggiato” io dico non è vero, non è vero dove sta scritto che necessariamente dobbiamo procedere all’approvazione dei particolareggiati, mi ripeto il particolareggiato è un vincolo al piano regolatore e i vincoli al piano regolatori durano cinque anni, quindi noi potevamo procedere nella maniera più celere che sia possibile al studio della variante generale al piano regolatore generale.
SINDACO: Prego Consigliere Nisticò.
CONSIGLIERE NISTICÒ: Ho cercato di ascoltare attentamente tutta la problematica poi un po’ si è andati fuori, un po’ si è rientrato e quant’altro, io premetto che non sono assolutamente contrario a una variante al piano particolareggiato di Laghetto – Pantano per quanto riguarda la zona industriale, artigianale e commerciale, perché continuiamo a dire soltanto artigianale – industriale ma è anche commerciale che ci sono stati inseriti dei pezzi di commerciale all’interno che prima non c’erano, quindi non possiamo dire che nulla è cambiato perché qualcosa comunque è…. Premetto io non sono assolutamente preconcetto e contrario, anche perché quando ero io un attimino il responsabile di quell’ufficio ho portato avanti la questione dei piani particolareggiati cercando di approvarli, poi non l’abbiamo approvati, li avete approvati voi, ben venga, belli o brutti che erano perché si parlava del 1980, quindi i cittadini come diceva il Consigliere Martorelli hanno pagato e continuavano a pagare inutilmente dei soldi perché non erano secondo me nemmeno dovuti, peròla Legge dice quello, io non costruisco, però devo pagare per terreno edificabile e pago, pago, pago. Però poi ho sentito l’Assessore Ciuffa che dice “l’Amministrazione ha avuto contatti giornalieri con gli industriali e i cittadini mettendo al corrente di questa situazione, di quest’espansione…” a me non risulta quando sono state fatte tutte queste riunioni o soltanto con pochi o soltanto con gli addetti, quindi parlare di cittadini e di operai che lavorano o impiegati che sono stati coinvolti mi sembra un po’ strano. Poi ho sentito dire anche Moscatelli, l’Assessore Moscatelli che dice “tuttala Maggioranza è al corrente, sappiamo tutti benissimo quello che significano quelle carte, che cosa…” io voglio dire, sfidare assolutamente, però capire se veramente tutti i Consiglieri di Maggioranza, quelli di Minoranza non sono stati messi al corrente, non siamo stati coinvolti assolutamente, se veramente conoscono quel progetto, quelle carte che cosa significano quelle zone rosa, quelle zone rosa tratteggiate, quelle verdi, quelle azzurre, quelle celesti, se qualcuno riuscisse a spiegarmelo io sarei ben contento, perché tutte queste maggioranze che sono state fatte a quel che ne diceva l’ex Assessore non sono venute. Se io mi sbaglio mi prendo tutta la responsabilità e dico ancora non sono contrario, però non posso essere favorevole a un discorso del genere perché non si può fare assolutamente una variante di questo genere senza fare minimamente un passaggio in Commissione urbanistica mettendo al corrente tutto, tutto il Consiglio Comunale nella sua completezza, no che si fa una Maggioranza o cento che ne avete fatte, anche se il Consigliere dice che non è così, non è vero, non ho nulla in contrario a non credervi, però finiamola. Avete voluto questa cosa, l’avete voluta fare in una certa maniera, non avete voluto mettere a corrente nessuno, soltanto quei pochi diretti interessati, non chiamo speculatori assolutamente, perché ognuno ha il proprio diretto, hanno i terreni o li hanno comprati o c’è l’abbiamo di eredità o quant’altro hanno tutti i loro diritti, però dire che…, mi dispiace Ciuffa che “sono stati coinvolti tutti giornalmente abbiamo messo a corrente i cittadini” quando noi Consiglieri di Minoranza non siamo mai stati messi a corrente di nulla, nulla. Quindi io dico semplicemente che il mio voto non è favorevole, non può essere contrario, quindi io mi astengo ma rimango molto, molto, molto perplesso da questo modo di fare di questa Maggioranza che la voglio chiamare abbastanza arrogante. Grazie.
SINDACO: Consigliere Nisticò da un lato lei dice che in qualche modo quando era responsabile dell’ufficio o in qualche modo ci stava lavorando e dopo dice “io non conosco gli atti” delle due l’una o ci stava lavorando…, perché come ripeto i confini dello strumento non sono cambiati, quindi non abbiamo fatto altro che portare vanti quello che abbiamo trovato nell’ufficio ne più e ne meno questo è il concetto. Quindi l’attività di coinvolgimento, Commissione urbanistica, quale commissione urbanistica? La commissione tecnica, la commissione consiliare?
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
SINDACO: Io quello che…, di politico c’è solo una cosa la volontà di portarlo avanti, perché se i confini come ripeto dello strumento sono rimasti gli stessi di politico c’è solo questo, c’è la volontà finalmente di portare a traguardo questo strumento urbanistico che è rimasto nel dimenticatoio per 29 anni, per31, mi sembra che questa situazione di immobilismo meriti un’accelerazione nel momento in cui siamo stati messi in condizione di poterlo fare, la volontà mi sembra che ci fosse, perché se lei inizialmente diceva che ci stava lavorando, quindi penso che la volontà c’era, se i confini con sono rimasti gli stessi, quale grave insulto di contraddittorio è stato fatto, in realtà ci siamo presi soltanto la briga di portare a compimento una cosa che già stava lì da 31 anni circa e che ci fosse questa volontà, io ho letto appositamente la delibera di approvazione del luglio 2007, che ci fosse questa volontà era chiaro l’abbiamo detto esplicitamente tutti quanti e lei era presente, l’abbiamo detto a tutti quanti, l’abbiamo strillato a voce alta che quello strumento che andavamo ad approvavate il 9 luglio 2007 era uno strumento inadeguato, ma occorreva dare risposte, ma c’era il forte impegno a permettere di adeguare lo strumento a quello che richiede il mercato, la competitività imprenditoriale e quello abbiamo fatto, cinque anni fa, cinque anni fa e quando mi fate le mozionila Minoranza sulle cose più…, mi potevate fare una lezione dove mi dicevate “guardate Sindaco che noi all’indomani dell’insediamento ambiamo preso un solenne impegno di portare avanti il piano particolareggiato della zona industriale, perché non lo fai?” no, ci si preoccupa della discarica dietro al colle, però ci si dimentica per esempio del piano particolareggiato…, faccio un esempio Vernini non me ne voglia, se c’è la volontà a pungolare l’Amministrazione, a sensibilizzare l’Amministrazione siamo bene…, non mi sembra che ci sia stata una sollecitazione in questa direzione, eppure che la direzione fosse quella l’abbiamo detto ed è trascritto già nelle delibere di Consiglio Comunale è stata approvata la prima volta il piano particolareggiato. Prego Assessore D’Acuti.
(IL CONSIGLIERE VERNINI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
SINDACO: Può aspettare l’intervento dell’Assessore? Se io non avessi permesso l’estensione del dibattito sarei stato tacciato di quello che cerca a moncare la discussione, io allora mi attengo al regolamento caro Consigliere, lei mi ha fatto un richiamo al regolamento io mi attengo al regolamento, la discussione a questo punto non può proseguire perché chi è intervenuto è intervenuto. Quindi io adesso do la parola all’Assessore D’Acuti, prego Assessore.
ASSESSORE D’ACUTI: Rispondo a tutti Renato, rispondo anche al Consigliere…
(IL CONSIGLIERE VERNINI INTERVIENE FUORI MICROFONO)
ASSESSORE D’ACUTI: Consigliere Nisticò leggo testualmente “prendo per buono l’impegno che ha preso rivolto nei miei confronti, perché la proposta che volevo fare io con il mio gruppo era quella di approvare questi piani e immediatamente dal giorno dopo metterci piani, piedi e testa, proprio perché l’indice è basso Paolo Gentili ha detto uno a due, io dico uno a tre, perché i piani particolareggiati industriali sono uno a tre no uno a due, perché se gli dai da uno o a uno o 0.76 nemmeno la casa gli fai costruire”. Queste sono le sue parole e i suoi inviti a lavorare su questo piano per cinque anni ci abbiamo lavorato, purtroppo non arriviamo a uno su tre perché ritenevo fosse troppo, abbiamo valutato che 2,53 potesse bastare.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
ASSESSORE D’ACUTI: Consigliere Nisticò io non ho capito il suo motivo d’astensione, lei è d’accordo o non è d’accordo con l’approvazione di quest’adozione di variante?
(IL CONSIGLIERE NISTICÒ INTERVIENE FUORI MICROFONO)
ASSESSORE D’ACUTI: Scusi ma lei quando era Maggioranza a me mi ha chiamato che ero Consigliere di Minoranza per dirmi “stiamo facendo questo piano” ma il suo compito è un compito diverso Consigliere, lei ha un compito ispettivo e di controllo, lei amministra quando sta in Maggioranza, quando sta in Minoranza non amministra, non può fare le scelte, può soltanto verificare se le scelte fatte dalla Maggioranza siano scelte legittime o non legittime.
SINDACO: Consigliere Vernini. Dichiarazioni di voto, prego.
CONSIGLIERE VERNINI: Io sono intervenuto una volta, forse uno e mezzo e poi ho ascoltato con diligenza quanto avevano da dire i Consiglieri di Minoranza e di Maggioranza, trovo per esempio gravissime sotto dal punto di vista del metodo le dichiarazioni dell’Assessore Ciuffa, gravissime perché nel momento in cui lei si vanta di interloquire quotidianamente con i cittadini e con gli imprenditori, io mi chiedo quali siano i cittadini e quali siano gli imprenditori con i quali lei interloquisce.
SINDACO: Faremo un elenco.
CONSIGLIERE VERNINI: Sì appunto, ma l’elenco già c’è, sono quelli che hanno fatto la richiesta e hanno prodotto gli elaborati grafici, forse Laghetto è composta da un po’ più di cittadini che credo che con lei non si siano rapportati….. Io credo che i Consiglieri di Minoranza come le ho già detto rappresentano una parte consistente di cittadini, anzi i Consiglieri di Minoranza rappresentano nel loro complesso una parte maggioritaria dei cittadini, almeno alle ultime elezioni, e che lei non abbia tenuto in conto di domandare ai Consiglieri di Minoranza che pure vengono sollecitatamene convocati in Commissione dove almeno per quanto mi riguarda do il mio contributo sempre, come i Presidenti e possono testimoniare, tanto che avevo chiesto una Commissione anche questa mattina e che questo non sia avvenuto sull’atto urbanistico, uno dei principali che avete approvato in questi cinque anni io lo ritengo una cosa gravissima dal punto di vista del metodo, tanto più grave che io vi avevo rimproverato le stesse cose nel 2007. Poi dal punto di vista del merito, come è stato ricordato stiamo parlando di37 ettari di territorio sui quali saranno calati 750 mila metri cubi di cemento, questo fa il paio con il consumo del territorio che avete sancito nelle perimetrazioni dei nuclei abusivi che era l’8% del territorio. Noi ci stiamo mangiando il territorio pezzo per pezzo è c’è qualcosa di politico sono le scelte che vengono fatte su questo consumo di territorio, perché una volta consumato il territorio non è che si torna in dietro, il territorio è consumato per sempre, allora bisogna scegliere come impiegare i tesori di famiglia. Vede la questione che più volte è stata richiamata lo sviluppo, l’occupazione, voi aderite in maniera acritica un modello di sviluppo che sta dimostrandosi fallimentare in questi giorni, in questi mesi, il mondo è ginocchio e voi fate riferimento a quel modello di sviluppo, produrre, produrre, produrre, ma poi dopo ci dobbiamo chiedere questi che realizzeranno i capannoni a chi venderanno, che cosa produrranno, se è opportuno che producono piuttosto che producono servizi, benessere, turismo, questa è una scelta politica e può essere giusta e può essere sbagliata, io non credo che questo Consiglio Comunale, nemmeno il prossimo vedrà se la scelta che noi oggi stiamo facendo si è rilevata vincente o si è rilevata sbagliata, a me nemmeno interessa di fare la “Cassandra” di turno e dire “guardate stiamo facendo una stupidaggine perché i danni li paghiamo tutti” io mi auguro che voi abbiate ragione, io credo che abbiate torto. Questo lo vedremo fra anni, oggi vi faccio solo alcuni esempi, realtà che si pensavano vincenti come quella dei grandi centri commerciali, oggi sono tutte in crisi, dieci anni fa sembravano la panacea, la risoluzione di tutti i mali, io mi auguro che voi abbiate ragione, io ho espresso nel mio procedente intervento i motivi oggettivi per i quali secondo me voi avete torto e il motivo oggettivo è che il benessere che può produrre l’arteria della Casilina, la metropolitana di Roma, le ricchezze del nostro territorio dal punto di vista archeologico, urbanistico, naturalistico troverebbero un miglior sviluppo se consumassimo meno territorio per fare altre cose. Dopodiché è vero che qua già esisteva un piano particolareggiato che non sono stati toccati i confini, ma sono state toccate le cubature, di conseguenza l’impatto che questa zona avrà sul territorio stesso, perché adesso questa mattina ci facevamo i conti 750 mila metri cubi non sono una stupidaggine è stato ricordato l’ospedale San Raffaele tanto per fare un raffronto quello mi pare se non sbaglio sono 42 mila, stiamo parlando di un impatto venti volte l’ospedale del San Raffaele su questo territorio, quindi non è una capanna. Non è che stiamo costruendo un manufatto, stiamo dando un impronta marcata al territorio, se non sono queste le scelte politiche quali sono? Non è che il Consiglio Comunale è sovrano sui diritti civili, sulle libertà, noi di queste cose ci occupiamo e queste sono scelte politiche importanti e questa scelta politica importante sia stata adottata in un bel Consiglio Comunale davanti a tante persone è una cosa positiva, ma che dietro non ci sia stato un confronto radicale con chi poi dovrà vivere questa realtà è una cosa grave, che qualcuno dichiari in Consiglio Comunale che si è confrontato con un gruppo di persone è ancora più grave. Comunque il voto del gruppo che rappresento sarà contrario per queste scelte politiche, do atto proprio perché non voglio fare sempre “bastian contrario” al quatto che quest’Amministrazione della quale non condivido gli obiettivi e molte delle scelte politiche abbia lavorato in questi anni per realizzare alcuni di quegli obiettivi e che quindi abbia raggiungo un piccolo record impegnandosi a fare una cosa e poi ad averla effettivamente fatta. Ripeto il voto contrario è dettato da una scelta politica precisa che è stata fatta, che io non condivido, il gruppo che rappresento altrettanto e che nel metodo non si è voluto tener conto della partecipazione necessaria opportuna e dei cittadini e del territorio sul quale incide questa variante perché appunto il territorio è complesso e di questo anche i cittadini di Molara, dico loro perché sono i più lontani geograficamente, avrebbero qualcosa da dire, non solo i dieci che hanno presentato il progetto e del metodo anche relativo ai lavori del Consiglio Comunale, perché ripeto le Commissioni discutono di tutto, ma di tutto quando questo non abbia implicazione importante di carattere economico. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei Consigliere Vernini, prego Consigliere.
CONSIGLIERE MARTORELLI: Nella piena consapevolezza e nella piena certezza che l’approvazione di questa variante al piano regolatore generale presenta l’illegittimità il sottoscritto non solo preannuncia il voto contrario, ma preannuncia in quest’Assise il ricorso al TAR. Grazie.
SINDACO: Prego.
CONSIGLIERE ANZOVINI: Vista l’ultima dichiarazione di Martorelli mi viene quasi a pensare che ormai ha preso l’abitudine di chi andrà a rappresentare tra qualche mese, che più che fare una politica alternativa si rivolge alle aule di Tribunale, non me ne voglia le voglio sempre bene Celestino! Devo dire che in questi cinque anni ci siamo trovati ad approvare più di una volta degli atti importanti per la nostra comunità e devo dire che spessissimo ho ascoltato dai banchi dell’Opposizione dei giudizi apocalittici, che tutto quello che noi stavamo andando a realizzare o ad approvare si sarebbe tramutato in fauste conseguenze per il nostro territorio, eppure quest’Amministrazione nell’arco di questi cinque anni ha approvato tanto di quegli atti che intendevano di essere approvati come forse nessun altra Amministrazione ha fatto in passato, sono stati ricordati prima, abbiamo approvato il piano di Molara dopo circa 26, 27 anni, questo stesso piano è stato approvato da noi appena insediata nel luglio del 2007 attendeva altri 26 anni, devo dire a quel piano aveva contribuito in maniera anche determinante la precedente Amministrazione e l’Assessore Nisticò, c’abbiamo rimesso mano perché quel piano non rispondevano più a quelle che erano le giuste aspettative di chi poi doveva investire in quella zona. Tant’è e questo do atto all’Assessore D’Acuti, all’ufficio tecnico di averci in questi cinque anni lavorato e darci così la possibilità oggi di approvare quest’atto in Consiglio Comunale. Dicevo prima che c’è quasi una visione apocalittica di tutti questi atti che fa questa Maggioranza, secondo me non è così, noi veniamo da circa trenta anni in cui il Paese è stato completamente bloccato e dove le iniziative sono state veramente molto poche, noi crediamo che questo atto come gli altri in realtà rispondono a quello che ha detto sia Ciuffa che il Sindaco in precedenza, dare la possibilità allo sviluppo del nostro territorio, noi non possiamo vedere sempre negativamente gli imprenditori, qui non è che si avvantaggia qualcuno a discapito di tanti altri, qui si da la possibilità a qualcuno di investire per il bene di molti, altrimenti non riescono a comprendere come noi possiamo pensare di sviluppare il nostro territorio, dare opportunità di lavoro, creare indotto, il nostro è un territorio variegato, è un territorio che ha diverse articolazioni e che pertanto giustamente ogni area ha la sua vocazione, per questo non è che noi possiamo fermarci e lasciare le cose così come stanno, approviamo quest’atto coscienziosi di farlo per il bene di Monte Compatri, non abbiamo nessun timore e né onestamente anche le intimidazioni di Martorelli che ricorrerà al STAR o dove crederà meglio ci possono mettere in dubbio o ci creano ulteriori problemi nell’approvarlo, capisco e mi meraviglio anche chela Minoranza sia così preoccupata di sapere se noila Maggioranza conosciamo quest’atto, se lo approviamo e siamo qui ad alzare tutti quanti la mano è perché quest’atto lo condividiamo a pieno, ne rivendichiamo anche la…, ne condividiamo l’efficacia. Ho già ringraziato l’Assessore D’Acuti per il lavoro, voglio anche ringraziare l’ufficio tecnico perché poi sono coloro che redicono gli atti, naturalmente come Maggioranza voteremo a favore della proposta di delibera.
SINDACO: Grazie, passiamo dunque alla votazione, chi è favorevole alla proposta di delibera in argomento? Chi è contrario? Chi si astiene?
VOTAZIONE
SINDACO: Per l’immediata eseguibilità, chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
VOTAZIONE
SINDACO: La proposta di delibera si intende approvata. Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno.

