idee sulla organizzazione dell’offerta culturale a Montecompatri

 Qui da noi le agenzie culturali sono variegate e portatrici di diverse sensibilità. Tradotto: molti soggetti, forse troppi, promuovono iniziative culturali a Montecompatri. Tuttavia il nostro rimane un paese in cui l’offerta culturale è ancora scarsa.

Gli istituti scolastici, con le dirigenze, gli organi elettivi, i genitori, gli studenti. Le associazioni culturali, Controluce per prima. Il Centro per la filosofia italiana, la Pro Loco, le bande musicali, la parrocchia e le associazioni cattoliche, tutti questi soggetti esprimono una pluralità culturale importante . Questa ricchezza considerevole potrà essere sfruttata al massimo quando inzierà  ad essere indirizzata verso obiettivi condivisi. Soprattutto ora che stiamo vivendo un momento in cui le risorse sono contratte al minimo e gli spazi di agibilità diventano sempre più esigui, è necessario che queste e le altre associazioni culturali, nella loro libertà ed indipendenza, si parlino, affrontino la possibilità di concordare un “cartellone” unico e condiviso, possano gestire insieme parte delle risorse comuni. Credo che una associazione come Controluce possa essere quello che per Roma è Zètema, gestendo per conto del Comune le iniziative culturali e coordinando gli altri soggetti. Non si tratta di creare carozzoni: si tratta di sfruttare quello che già esiste e chiedere agli amici di Controluce uno sforzo suppletivo. Il Centro per la filosofia italiana deve essere messo nelle condizioni di fare di più e fare meglio, le sue sale, spesso deserte, debbono diventare la casa comune di chi voglia crescere culturalmente. Un progetto filosofico multimediale e la creazione di un polo culturale che coinvolga anche i locali del Duomo e di Palazzo Annibaldeschi potrebbero al tempo rendere un po’ di vita al centro storico e ottimizzare le risorse strutturali del nostro paese. Le scuole debbono essere coinvolte e assistite nella loro offerta formativa. Possibilmente gli edifici scolastici debbono funzionare a pieno regime anche in orario extrascolastico, offrendo al paese tutto la possibilità di crescere culturalmente e socialmente. Per ottenere questo, nella indipendenza e trasparenza, i soggetti che fanno cultura debbono essere integrati nel meccanismo amministrativo, lavorare di concerto con gli amministratori i quali dovranno cedere parte delle loro competenze in cambio di una reale simbiosi tra società e amministrazione. Presto a Pantano arriverà la metropolitana: quale stupenda occasione per creare in prossimità della stazione, un supermercato… dei saperi!

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