Il senso di una fine alla fine è un senso impalpabile, una tautologia filosofica, direbbe da giovane il protagonista della storia. Le quantità hanno un significato anche in letteratura: metà libro dedicato alla gioventù, tre pagine per i quarant’anni centrali della vita e l’altra metà dedicata alla fine, ai sessanta anni del pratagonista. Quali sono le conseguenze delle nostre frenetiche pulsioni giovanili? Un attimo dell’adolescenza si presenta in vecchiaia e fornisce il senso ad una fine, ma anche alla vita stessa. Quali sono i segni, le tracce, le ferite che lasciamo in gioventù? Come si percuotono sulle relazioni che come fiumi carsici riemergono in vecchiaia? Un libro che sento intimo, anche se chi me lo ha prestato mi aveva ammonito: sei troppo giovane per questa malinconia! Dai tempi dell’università che non mi svegliavo di notte per pensare al senso di un libro, al senso di una fine!

