Il cronometro ha perso ogni diritto su ciò che ho corso. Il cronometro non può nulla su quello che correrò. Quello che conta è il passo che sto facendo in questo momento.

Seneca insegna: “La vita si divide in tre fasi: ciò che fu, ciò che è, ciò che sarà. Di queste, quella che viviamo è breve, quella che vivremo è dubbia (quod acturi sumus dubium), quella che vivemmo è sicura (quod egimus certum). Questa infatti è quella sulla quale la fortuna ha perduto ogni suo diritto e che non può essere ridotta all’arbitrio di nessuno” (br.v. 10.2).

Quando corro sto ben piantanto nel presente, costruisco il mio passato, il futuro non conta.
