I primi cento giorni. Il mio primo giorno da sindaco.

Da qui al 22 gennaio, giorno delle primarie, proverò a scrivere come mi comporterei nei primi giorni, qualora fossi eletto Sindaco.
Il primo giorno.

Non c’è niente da fare. Se non funziona la macchina amministrativa i cittadini non hanno risposte e le belle idee di chi vince le elezioni rimangono tali: idee senza concretezza. Il complesso di norme conosciute come Riforma Bassanini restituisce agli uffici, funzionari, impiegati, operai, le proprie competenze e le proprie responsabilità. Se prima l’assessore all’urbanistica firmava le concessioni edilizie, ora sono gli uffici ad assumersi la responsabilità di rilasciare le autorizzazioni necessarie a costruire una casa. Al politico basta e avanza il compito di indirizzo e controllo. Il mal vezzo dei Comuni italiani è quello del politico che interferisce con le responsabilità tecnico-amministrative, spesso chiedendo arbitrariamente di favorire questo o quell’elettore (proprio così: non più cittadino, ma “elettore”). D’altra parte il politico troppo impegnato a favorire questo o quello dimentica il suo ruolo: la programmazione, la pianificazione, lo studio di soluzioni politiche ai problemi dei cittadini.
Il giorno successivo all’elezione a Sindaco, perchè non c’è tempo da perdere, convocherei un’Assemblea dei dipendenti comunali, dei Consiglieri di maggioranza e minoranza, dei Segretari dei partiti e direi loro:
“Siamo disposti a riconoscere ogni gratificazione economica, professionale ed umana ai dipendenti comunali. Se vi può essere attribuito un euro in più sullo stipendio, sarà fatto. Se sarà da togliere un euro a chi non farà il suo dovere, sarà tolto. Vi chiedo di assumervi le vostre responsabilità, di offrire i servizi necessari ai cittadini, di proporre soluzioni amministrative. D’altra parte se il Sindaco, un assessore, un consigliere, un Segretario di partito, interferirà con le vostre competenze, vi chiedo di denunciarlo pubblicamente e saranno presi provvedimenti severissimi. Se un cittadino vanta un diritto, gli deve essere riconosciuto in maniera tempestiva, trasparente, efficace. Se un cittadino parcheggia in doppia fila deve essere multato e nessuno potrà e dovrà togliere quella multa. I dipendenti comunali sono più che sufficienti a garantire l’efficenza amministrativa, non servono consulenti, appalti per servizi, collaborazioni. I soldi risparmiati saranno investiti in servizi per i cittadini e in gratifiche per il personale. Se dovremo attribuire un incarico superiore, prima di guardare all’esterno valuteremo se è possibile che lo svolga qualche dipendente già in servizio presso il Comune di Montecompatri. Chi vorrà andare via sarà accontentato immediatamente.”
Credetemi, per il mio primo giorno da Sindaco non sarebbe poco. Il vantaggio che ne riceverebbero i cittadini sarebbe incommensurabile. Non so se questo sia un buon motivo per votarmi alle primarie, certo che dopo quello che ho scritto, chi mi conosce sa bene che metterei in pratica quanto promesso, qualche voto lo perderò, ma credo che i patti sia meglio farli chiari da subito!

3 pensieri riguardo “I primi cento giorni. Il mio primo giorno da sindaco.

  1. Parole che mettono i brividi ma la cosa più bella è che sono sicuro che le metteresti in pratica. Forza Renato VERNINI.

  2. Secondo me, basterrebbe questo per effettuare un vero cambiamento a Monte Compatri!!!…..ma Vernini ha tralasciato un aspetto altrettanto importante dei funzionari comunali…oltre che la responsabilità dev’essere richiesta maggiore competenza!!!

  3. Bella Mister!!! Se mi trovi un domicilio a Montecompatri cambio residenza per venirti a votare!!!
    L’unico cruccio è che le tue parole dovrebbero essere l’ordinario modo di vita di una comunità, non il possibile scenario di un buon impegno. Poi questo non vuol dire che non si possa o non si debba tentare, anzi… ne sarei felicissimo, perchè saprei che se mai dovessi fare (e magari vincere) qualche gara nel comune di Montecompatri – gestione Vernini, sarà per il valore del lavoro che faccio e non perchè sei stato il Mister di un arrembante anno pallavolistico.

    Il mio migliore in bocca al lupo!! (o forse allo squalo??!!)

    Gabriele Malatesta

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