Platone scrive, è uno dei primi filosofi a scrivere. Il bello è che Platone detestava la scrittura. Ci sono molti ragazzi della Atene bene che seguono i suoi insegnamenti. A loro il maestro non rilascia dispense. Gli insegnamenti più importanti dell’allievo di Socrate sono le dottrine non scritte.
Nel Fedro fa parlare così il re Tamous contro l’inventore della scrittura, la divinità Theuth :
Essi non eserciteranno piú la memoria, perché, fidando nella scrittura, richiameranno le conoscenze dall’esterno, per l’effetto di segni allotrii, non dalla propria interiorità e ad opera di se stessi. Non hai dunque trovato il farmaco della memoria (mneme), ma del richiamo alla memoria (hypomnesis). Offri ai discepoli una presunzione di sapienza, non la verità: diventati a causa tua orecchianti di molte cose senza insegnamento, penseranno di essere pieni di conoscenze, benché siano per la gran parte ignoranti, e la loro frequentazione risulterà insopportabile, perché invece che la sapienza hanno acquisito la sua presunzione

(Fedro, 274e-275b).
E non si parlava di Google’
