Attivarsi nel modo giusto

Molti atleti e molti allenatori sportivi cercano di creare la massima attivazione prima della loro prestazione. Questo atteggiamento è coEccitazione e prestazionerretto, ma soltanto se è chiaro il concetto di attivazione. Se per attivazione intendiamo il modo di mettere a disposizione della performance tutto quello che serve ad ottenere il massimo certamente siamo nel giusto. In questa definizione possono entrare molti elementi, i quali non sempre richiedono un organismo che giri a pieno regime, anzi. Un tiratore d’arco ha bisogno di ritmi cardiaci molto bassi, sangue freddo e concentrazione.  L’equivoco nasce quando si confonde il termine attivazione con quello di eccitazione. Allora le cose cambiano di molto. Aumentare il numero dei giri va bene per alcuni sport e addirittura nell’ambito dello stesso sport possiamo avere delle distinzioni che dipendono dal ruolo in cui si è chiamati a giocare o ai momenti della partita. Un giocatore di basket chiamato a tirare dalla lunetta avrà bisogno di far andare il proprio organismo a basso regime e di rimanere nella sua bolla di concentrazione, mentre un pivot a rimbalzo dovrà avere il motore a tutto gas ed essere molto istintivo. Addirittura il modo di eseguire uno stesso fondamentale richiede una eccitazione diversa. Un pallavolista impegnato in una battuta float (tattica e tecnica) avrà una diversa attivazione rispetto ad un pallavolista chiamato ad un top spin esplosivo. flow

In genere gli sport che richiedono concentrazione e precisione richiedono una bassa eccitazione, mentre quelli legati all’esplosività hanno bisogno di una Ferrari sul rettilineo di Monza! In ogni caso il consiglio di non eccedere in un senso e nell’altro rimane sempre utile.

 

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